Il parlamento canadese ha fatto la gaffe istituzionale del secolo: ha invitato un collaborazionista dei nazisti alla Camera e gli ha tributato una standing ovation. Sebbene si tratti innegabilmente di una figuraccia imbarazzante, è qualcosa di più di un errore isolato. L’incidente accende i riflettori sullo schema con il quale l’imperialismo canadese cerca di mettere in una buona luce i fascisti ucraini; e sulla stupidità totale della classe dominante, accecata dall’isteria di guerra contro la Russia.
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Il 22 settembre, dopo un discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente della Camera Anthony Rota ha invitato l’assemblea ad applaudire il novantottenne Yaroslav Hunka, che era stato invitato alla sessione in qualità di ospite. Rota ha descritto questo uomo come un “eroe di guerra” ucraino della Seconda Guerra Mondiale, “che combatté per l’indipendenza ucraina contro i russi”.
In seguito, si è scoperto che Hunka durante la Seconda Guerra Mondiale combatté nella Divisione Galiziana [14. Waffen-Grenadier-Division der SS (galizische Nr. 1), ndt], che era l’unità di volontari ucraini nelle famigerate Waffen-SS. Gli “Amici del Centro Simon Wiesenthal per gli Studi dell’Olocausto” hanno detto che questa divisione “fu responsabile del massacro in massa di civili innocenti con un livello di brutalità e efferatezza che è difficilmente immaginabile”.
Il Partito Liberale, di fronte a questo imbarazzo colossale, sta adesso scaricando tutta la responsabilità su Rota. Rota insiste che la decisione di invitare Hunka era sua e ha già annunciato le sue dimissioni a causa dello scandalo. Ma la colpa non dovrebbe ricadere semplicemente su Rota. Nella discussione per invitare Hunka, nessuno ha pensato di fare un controllo sulla sua figura? Non ci vuole esattamente una laurea in storia per sapere chi stava combattendo contro la Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tra tutti i 338 membri del parlamento, nessuno ha pensato a questo collegamento? Il Ministro delle Finanza Chrystia Freeland si è laureata a Oxford con una specializzazione in studi slavi! È fuori questione che non sapesse. In ogni modo, lascia semplicemente senza parole che una simile sciocchezza possa anche solo accadere.
I media di regime hanno per lo più cercato di derubricare il fatto a un semplice errore. Per esempio, l’editorialista del Globe and Mail Andrew Coyne ha scritto un post su social prima conosciuto come Twitter dicendo che era “contento di vedere che tutti da entrambe le parti si stanno astenendo dal politicizzare questa situazione infelice”. Come se invitare un nazista in parlamento non fosse un gesto intrinsecamente politico! E chiamarla soltanto una “situazione infelice” è una minimizzazione assoluta. Coyne sembra pensare che questa sorta di errori possano capitare a chiunque, eppure possiamo scommettere che la grande maggioranza delle persone che leggeranno questo articolo non si sono mai associate a un criminale di guerra.
Infatti, questa non è la prima volta che il governo canadese chiude gli occhi sui collaborazionisti nazisti nel paese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il governo federale permise a 600 ex-combattenti della Divisione Galiziana di stabilirsi in Canada Questa decisione venne giustificata con il pretesto che non si erano arruolati con i nazisti “per amore dei tedeschi, ma per il loro odio verso i russi e la tirannia comunista”. Una volta sconfitto Hitler e iniziata la Guerra Fredda, il governo canadese iniziava a consderare i comunisti come la vera minaccia.
Quando, poi, al governo canadese venne ricordata la presenza di questi nazisti in Canada, continuò ad accampare scuse. Negli anni Ottanta, il famoso cacciatore di nazisti e superstite dell’Olocausto Simon Wiesenthal inviò al governo una lista di 217 ex-combattenti della Divisione Galiziana che avrebbero dovuto trovarsi in Canada. Successive indagini della polizia e un’inchiesta pubblica del 1986 conclusero che collaborazionisti dei nazisti si erano effettivamente stabiliti in Canada. Tuttavia, nessuna delle inchieste ne raccomandava la deportazione, dal momento che il governo federale conosceva il passato nazista di queste persone quando si erano trasferite nel paese e che “il semplice arruolamento” nelle SS non costituiva una prova di aver commesso un crimine di guerra.
Dopo aver insistito ripetutamente perché prendesse misure al riguardo e non avendole viste, Wiesenthal concluse alla fine che il governo canadese non aveva la volontà politica di dare la caccia agli ex-nazisti e si rifiutò di rimettere piede nel paese da quel momento in poi.
Vale anche la pena ricordare che molti monumenti collocati varie parti del paese sono dedicati a collaborazionisti dei nazisti, incluso uno a Oakbille, due a Edmonton, e una strada a Gatineau che è stata dedicata a uno scienziato filo-nazista fino al 2015. In effetti, ce ne sono così tanti di questi monumenti che esiste un’intera pagina su Wikipedia dedicata a enumerarli tutti!
La vicinanza del governo ai fascisti ucraini arriva fino ai nostri giorni. Un altro esempio include niente di meno che il Ministro delle Finanze Chrystia Freeland. Freeland si è più volte vantata di suo nonno, Michael Chomiak, dicendo che “lavorò duramente per portare la libertà e la democrazia in Ucraina”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Chomiak era il direttore di un giornale di propaganda nazista. E quando questa informazione venne fuori per la prima volta, Freeland la tacciò come “disinformazione russa”, ma tutti i fatti portano nella direzione opposta. Freeland è anche stata sorpresa a posare per i fotografi con una sciarpa recante uno slogan dell’estrema destra ucraina.
Nella guerra contro la Russia, il Canada ha attivamente appoggiato gli elementi fascisti all’interno dell’esercito ucraino. All’inizio della guerra, funzionari di stato canadesi si sono incontrati con i membri del tristemente famoso Battaglione Azov, un’unità neo-nazista incorporata nella Guardia Nazionale ucraina. I funzionari del governo hanno bellamente ignorato i resoconti sulla natura politica del battaglione ed erano maggiormente preoccupati di come la diffusione di questa notizia avrebbe potuto influenzare la loro immagine pubblica prima di ogni altra considerazione.
Pertanto, quest’ultimo caso di apologia del nazismo in parlamento non è stato soltanto un incidente, ma deriva dalla logica del coinvolgimento del Canada nella guerra.
L’attuale isteria di guerra e il desiderio di spingere l’opinione pubblica a appoggiare l’opposizione dell’imperialismo occidentale alla Russia aiuta a spiegare come mai neanche una persona nel governo o nel parlamento abbia pensato di fare una qualche ricerca sul “veterano ucraino” e come è stato possibile che tutti applaudissero come foche ammaestrate al semplice riferimento di aver combattuto contro i russi. Questa umiliazione dell’imperialismo canadese è del tutto meritata.
Qual è il vero motivo del coinvolgimento del Canada in Ucraina?
Tutto questo clamore si sta scatenando mentre Zelenskij è in tour in Occidente per raccogliere appoggio per la sua controffensiva contro la Russia. Questa controffensiva si è rivelata un fallimento completo, e il presidente ucraino sta cominciando a sentirsi lasciato solo dai suoi alleati.
I paesi Nato hanno pompato miliardi di euro nella loro guerra per procura contro la Russia e stanno avendo difficoltà crescenti a giustificare le spese di guerra davanti alle proprie popolazioni colpite dalla miseria. Ci sono segnali che gli Stati Uniti stiano preparando l’opinione pubblica a accettare l’idea di abbandonare l’Ucraina. Prima del suo viaggio in Canada, Zelenskij ha ricevuto una tiepida accoglienza a Washington, dove ha ottenuto appena 325 milioni di dollari di nuovi finanziamenti.
Il Canada gli ha concesso un’accoglienza più calorosa e gli ha promesso 650 milioni di dollari di nuovi finanziamenti nel tentativo di mostrare ai propri alleati che sta facendo la sua parte nella guerra contro la Russia. Che successo sarebbe stata questa visita, se solo Trudeau non avesse consegnato su un piatto d’argento a Putin quasta vittoria a livello di immagine! È certo che l’affermazione da parte della Russia di aver invaso l’Ucraina per denazificarla è pura demagogia, e la Russia ha la sua bella porzione di neo-nazisti nel suo stesso esercito; ma l’indulgenza dell’Ucraina – e del Canada – nei confronti dei fascisti non aiuta a smascherare questa menzogna.
Invece che ottenere una vittoria, Trudeau adesso sembra un pagliaccio agli occhi del mondo e ha fatto cadere la maschera dell’ipocrisia della guerra per procura dell’Occidente. Il governo ha sempre dichiarato di inviare risorse all’Ucraina per difendere la “libertà” e la “democrazia”. Ma se la loro idea di “combattenti per la libertà” include persone che combatterono con le Waffen-SS, questo è sufficiente per mettere in dubbio le loro reali motivazioni. Mentre i canadesi hanno sempre maggiori difficoltà a arrivare a fine mese, il governo applaude i nazisti e spende centinaia di milioni di dollari in armi per indebolire un rivale nello scacchiere dell’imperialismo.
In realtà, il Canada ha incoraggiato e appoggiato questa guerra nell’interesse dei suoi alleati imperialisti nella Nato, in particolare gli Stati Uniti. La Russia è diventata uno dei principali nemici al mondo delle potenze imperialiste occidentale. Quello che è in gioco in questa guerra è il mantenimento dell’Ucraina nella zona di influenza dell’imperialismo occidentale per depredare meglio le sue risorse, indebolendo nel frattempo la Russia il più possibile .
Non importa quanto il Canada cerchi di presentarsi come un paese “corretto” e “pacifico” davanti al mondo, è una potenza imperialista. Ha intenzione di utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per portare avanti i suoi interessi, anche se ciò include chiudere un occhio sui crimini di veri e propri mostri come Hunka e i comandanti del Battaglione Azov. Qualsiasi affermazione sulla guerra che viene combattuta per la “libertà” serve solo a nascondere la sua vera natura.