Nel luglio 2021 il Partito comunista cinese (Pcc) celebrava il 90° anniversario della sua fondazione con un bombardamento di propaganda autocelebrativa rispetto a come il governo del partito abbia condotto a una Cina prospera, felice e sicura di sé. Eppure, a un anno di distanza, il malcontento fra le masse cinesi nei confronti del regime ha raggiunto livelli mai visti prima, mentre chi si trova al vertice della contorta burocrazia del partito-stato sta palesando chiare divergenze su come procedere nel futuro. Cosa rivela tutto questo e che importanza riveste per i marxisti rivoluzionari?